giovedì 2 ottobre 2014

Poche parole

Mamma, bbaccio.
In piedi sul fasciatoio si lancia giù nel vuoto, con le braccia allargate.
Il suo più che un abbraccio è una preparazione al bungee jumping e un allenamento per i miei riflessi.

Mamma, qui.
Resta seduta serafica, immobile, sorridente, lei che non sta mai ferma. Se ha detto qui è qui, niente compromessi.

Eo, tatteeee
Via di corsa a portare il latte a suo fratello. Perché Piccolo Uomo è una sorta di divinità, un essere superiore da riverire e infastidire in egual misura, che da lei ottiene giochi grattini baci e favori in cambio di qualche abbraccio (ndr solo lei ci riesce) e tanti giochi insieme.

Mamma, bau? bauu? bauuuuu????
E parte la caccia al tesoro alla ricerca di Bau, il cane di peluche che ci segue ovunque e che lei tiene sottobraccio come solo una piccola parigina terrebbe una baguette. Ovviamente Bau non è uno dei 20 peluche che le han regalato, è il pastore tedesco di suo fratello.

Mamma, ndae jù
Non riesco a dirle stai seduta che lei è già in piedi sul seggiolone con una gamba penzoloni o si divincola dalle mie braccia per correre in giardino, poi dietro a suo fratello, di nuovo nella stanza dei giochi per infine accucciarsi accanto al nostro gatto. E un attimo dopo si ricomincia.

Mamma, ibo!
Poi mi fa segno di sedermi per terra, incrociare le gambe e si accoccola al centro, che leggere un libro è farsi una coccola in tutti i sensi, l'ho imparato da lei.

Noooo?!?!?
Il suo non è un no secco e perentorio come quelli di Piccolo Uomo. Il suo è un no interrogativo, ascendente, stupito, quasi a voler dire: ma che domanda assurda mi stai facendo? cosa dici scusa? certo che no.

Cecè cokka mamma
Gattina è la cocca di mamma, bon, non aggiungerei altro.

Mamma, cucù bauuuuuuu
Ed esce dal suo nascondiglio. Sempre quello, tutti i giorni, alla stessa ora, nello stesso modo, quando al pomeriggio rientro dal lavoro lei mi viene incontro con lo sguardo furbetto e pronta a farsi sbaciucchiare.

Allora penso che sì, la mia bambina monella è un essere adorabile di poche parole ma che sa come prender le persone. Soprattutto sa farsi amare. Tesoro, tieni stretta questa meravigliosa qualità.



venerdì 12 settembre 2014

Grazie

Lo scrupolo è passato. Non abbiamo risposte, ma abbiamo escluso parole che fanno paura. Resta qualche controllo da fare, ma abbiamo ripreso a respirare.

Grazie a chi ci ha pensato, mi fischiavano le orecchie tanti eravate.

Grazie a chi, nel silenzio, ha tenuto incrociate le dita di mani e piedi.

Grazie a chi mi ha fatto compagnia su what's app, le lunghe attese mi son sembrate più brevi.

Grazie ai dottori, curare i bambini è un mestiere terribile e indispensabile. 

Grazie alla farmacista che mi ha procurato delle fantastiche caramelle ai fiori di Bach, credo di aver sviluppato una piccola dipendenza dal rescue remedy.

Grazie al mio Piccolo Uomo, perché sotto la sua apparenza delicata si nasconde una tigre coraggiosa capace di affrontare in solitudine quella che lui ha battezzato "la prima prova".

Grazie all'angelo custode dei miei figli.

lunedì 8 settembre 2014

Lo scrupolo

C'è questa cosa, una cosa da affrontare domani. Chiamiamola l'imprevisto, chiamiamola uno scrupolo, chiamiamola è-meglio-capirci-qualcosa-di-più.

C'è che questa cosa non tocca a me. Tocca a Piccolo Uomo. A me, a noi tocca solamente spiegargli di cosa si tratta, prepararlo senza trasferirgli tante ansie, farlo sentire al sicuro, ridimensionare. Perché veramente è uno scrupolo, lo so.

C'è che quando ho partorito boh, forse in sala parto non ne ne sono accorta, ma mi hanno impiantato un microchip sottocutaneo che mi trasforma in leonessa quando mi toccano i cuccioli, grrrr.

C'è che anche se faccio del mio meglio e ripeto come un mantra pensieri positivi e felici... comunque non sono pronta. Io lo so che è solo il retaggio della mia storia, io lo so che devo ancora fare la pace con la paura. Sono consapevole. Consapevole e imperfetta, uhm.

I vostri pensieri luminosi sono i benvenuti, grazie.

mercoledì 3 settembre 2014

La cosa più bella

Mamma, qual è la cosa più bella per te di oggi?
Mmm, non lo so tesoro, forse il giro sul trenino. E per te?
Te l'ho detto prima, uff, giocare a minigolf... che ho vinto.


Trovare ogni giorno "una cosa bella" è il nostro gioco di quest'estate, il mio capriccio di mamma chakrista che tu assecondi con inaspettato entusiasmo. E allora giochiamo, che non può farci che bene in questa fine d'estate col fiato sospeso.

A pensarci ora - tutti dormite e son sola con i miei pensieri - forse la risposta era un'altra.

La cosa più bella di oggi per me è stata essere insieme al mare noi quattro, anche se invece delle infradito abbiamo la felpa. È sentirti fare da giorni il countdown al tuo compleanno proprio come farei io, con la stessa enfasi e entusiasmo. È sorridere mentre investi di chiacchiere quasi tutti quelli incontriamo - l'autista del trenino, il tizio del minigolf, due nonni, due mamme e due bambine ai giardini - sventolando prima 3 e poi 4 dita per spiegare che stai diventando grande.
La cosa più bella è esserci incontrati.

Auguri tesoro,
la tua mamma


PS di servizio, se mai ancora qualcuno passasse di qui: sono stata indisciplinata e pigra nel non aggiornare più il blog, lo so... ne avevo bisogno, io che di solito sono diligente e affidabile. Vi leggo ogni giorno comunque. Immagazzino, rifletto, sedimento. Magari ritorno, chissà.


venerdì 11 aprile 2014

Oggi

Oggi eri lì, nascosta tra i riccioli afro di OcchiBelli, la risata di Piccolo Uomo e le urla ribelli della Gattina. 

Oggi eri lì, nella piega delle mie ciglia, in quella lacrima solitaria che è scesa quando solo il vetro del bus poteva scorgerla. 

Oggi eri lì, nella mia rabbia che dopo 15 anni non si placa, ma si traveste.

Oggi eri lì, nel mio proposito di assaporare la bellezza, tutta, morso dopo morso. E poi un morso ancora.


Ovunque saprai vedermi io sarò con te